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Andrà tutto bene

Ho sbagliato a vestirmi, faceva più freddo l’ultima volta che sono uscita.
L’auto è una serra, oltre che il cacatoio preferito da ogni volatile del circondario.
Apro i finestrini, parte un disco dei Cake, mi prendo un attimo per ricordarmi come si mette la retro. L’avevo appena riscoperto, il piacere di guidare.
Il sole sulle braccia, la brezza quasi primaverile fra i capelli e nelle maniche della maglietta.
Per andare all’Ipercoop faccio il giro lungo.
Vado piano. Mi godo i semafori. Qualcuno sul molo cammina.
Mi viene voglia di scappare; mi sento come in quei film in cui il protagonista evade dalla galera, ruba una macchina e se ne va affanculo a caso, che l’importante è essere liberi.
Mi viene voglia di scappare, ma sarebbe come quando si fugge da qualche guaio, da un amore finito, da un cazzo di disagio interiore che per quanto lontano e veloce tu possa andare, non c’è verso che te ne liberi.
Sorrido.
Dentro al supermercato sembra di stare in uno stramaledettissimo videogioco. Siamo tutti nemici. Strategia, pericolo, contagio: c’è tutto.
Mi viene l’ansia. Compro la metà delle cose che mi servono e me ne vado.
Ripartono i Cake. Vorrei che il tragitto di ritorno fosse più lungo.
Mi viene da piangere.
Piango.
Mi fermo al semaforo e piango.
Mi guardano e piango.
Riparto. Parcheggio. Sono a casa. Piango.

Per essere la prima settimana sta andando alla grande, mi pare.

One Reply to “Andrà tutto bene”

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