– Ho mangiato il tuo budino.
– Il MIO budino?
– Sì, quello in frigo.
– Quale frigo?
– Il mio.
– Ma non ci vediamo da due anni, come fa ad esserci un MIO budino nel tuo frigo?
– Infatti era scaduto.
– Ah, ecco.
– Però era buono.
– Mh. E perché non l’hai mangiato prima?
– Non mi andava.
– Potevi buttarlo.
– Mi dispiaceva.
– Hai tenuto un budino scaduto in frigo per due anni perché ti dispiaceva buttarlo?
– Era tuo…
– E in due anni non ti è mai andato, ma stasera improvvisamente…
– Avevo voglia di dolce e non avevo nient’altro.
– Capito.
– E allora poi ti ho pensato.
– E mi hai scritto. Dopo due anni. Per dirmi del budino.
– Sì.
– Vuoi dirmi qualcos’altro?
– No.
– …
– Buonanotte.
– Ciao.
Corretto. Essenziale.
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