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Ho fatto un sogno che era un video musicale

Ho fatto un sogno che era un video musicale di quelli che si vedevano su MTV dopo la mezzanotte in quelle trasmissioni con Massimo Coppola o Andrea Pezzi.
Andrea Pezzi, non lo sapevo, sta con Cristiana Capotondi. L’ho scoperto quando ho fatto quel sogno che era un film con Cristiana Capotondi, e allora ormai sveglia e incapace di riaddormentarmi, mi sono messa a cercare foto che la ritraessero e mi sono ritrovata a sfogliare il suo Instagram.
Cristiana Capotondi nelle foto che posta su Instagram tagga sempre Andrea Pezzi e il loro gatto, che ha un profilo sfigatissimo che non si caga nessuno; tranne Cristiana Capotondi, che gli mette un sacco di cuori. Anche ad Andrea Pezzi mette un sacco di cuori e di commenti con un sacco di cuori, ma Andrea Pezzi non ricambia mai e questa cosa mi ha fatto un po’ soffrire, quella notte che ho fatto quel sogno che era un film con Cristiana Capotondi e che poi non riuscendo a dormire mi sono messa a farmi tutti i cazzi di Cristiana Capotondi.

Comunque – dicevo – ho fatto quest’altro sogno che era un video musicale, ma senza musica, né alcun tipo di suono.
Era ambientato in una spiaggia, una giornata estiva qualsiasi. Gente in costume a prendere il sole, a fare il bagno, a giocare col pallone: tutto incredibilmente e noiosamente ordinario.
Finché dall’acqua non usciva un ragazzo, scortato da altre due o tre persone, che non avrebbe avuto nulla di strano, se solo avesse avuto la testa: il suo corpo finiva infatti all’altezza delle spalle, al posto del collo aveva un moncherino, e della testa neanche l’ombra. Non sembrava viversela male: se ne tornava dal suo bagno bello sereno, appena un po’ in difficoltà con l’orientamento perché deh, provaci un po’ senza testa a vedere dove vai.
Giusto il tempo di chiedermi come facesse ad essere vivo, quale magia permettesse ai suoi arti di muoversi e ai suoi organi di funzionare, che mi sono svegliata.
Ho chiesto a Google se si potesse vivere senza testa: ha detto di no. Mi ha fatto venire in mente quel libro di Chiara Valerio in cui c’è sto tizio che un bel giorno si sveglia senza cuore, e sta lì ad arrovellarsi per capire il perché e come faccia ad essere ancora al mondo.
Poi mi sono ricordata di quella puntata di Grattachecca e Fichetto in cui Fichetto strappa il cuore a Grattachecca, che muore solo dopo aver letto sul giornale che senza cuore non si può vivere.
Per riaddormentarmi ho ascoltato If You’re Feeling Sinister dei Belle And Sebastian perché in quel sogno lì, ci dovessi mettere una musica, non so perché, ci metterei quella.

Ho fatto un sogno che era un film con Cristiana Capotondi

Ho fatto un sogno che era un film con Cristiana Capotondi da giovane, che poi è la stessa età che avevo anch’io da giovane.
In questo sogno che era un film, Cristiana Capotondi interpretava me. Scelta piuttosto discutibile da parte dei responsabili del casting.
Quanto alla trama, fatico a ricordarla.
Credo fosse una sorta di teen drama di quelli che piacciono tanto ai quarantenni rimastoni con la sindrome di quel figlio di puttana di Peter Pan.
Cristiana Capotondi, quasi sempre ripresa di spalle, attraversava una città senza senso fatta di scale, di pietre, di giardini segreti e piazze affollate. Forse aveva una missione, forse c’era di mezzo un cane.

Mi sveglia un crampo e mi ritrovo al benzinaio della Coop, e mentre son lì che traffico con la pompa arriva un tizio che conoscevo e che è morto mesi fa. E anche se lo so che è morto, lo saluto come se non fosse strano.
Poi mi ricordo di aver incontrato anche sua moglie, proprio lì, poco prima: giocava a Scarabeo su un grosso tabellone luminoso.
Che peccato che non si siano incrociati, mi dico.